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15 mars 1880 - Vente à Giuseppe Sapeto des îles entre les ras Sintyar et Lumah par Berehan ben Mohammed
Gloria a Dio
Sia noto a chi spetta che quest'oggi quindici del mese di marzo del 1880 e nel giorno tre del mese di rabiè-el-akhar dell'anno 1297 secondo l'era musulmana io Berehan ben Mohammed, sultano di Raheita, sovrano, padrone assoluto e proprietario del territorio circostante al paese di Assab, di proprietà italiana, in forza di un diritto. tradizionale ed incontestato, dichiaro di stipulare, con animo deliberato ed intera spontaneità per mio conto e quelo dei miei successori da una parte ed in favore del professore cav. Giuseppe Sapeto, per conto della ditta Rubattino e C. di Genova, di cui egli è rappresentante legale, dall'a1tra, sotto il suggello della massima buona flde e solenno giuramento, il seguente contratto da avere valore legale, come se fosse stato redatto da pubblico notajo. Io prefato Berehan ben Mohammed dichiaro di rendere come vendo, al prefato cav. Giuseppe Sapeto, nella sua qualita di procuratore della ditta Rubattino e C. tutte le isole niuna esclusa, che sono comprese nella gran baja di Assab e fra i paralleli di Ras Sintyar e Ras Lumah, fra cui figurano principali le isole Fatmah Darmabah Makawa, Halem, Delkos, Arukia, ecc., più tutto il litorale che si estende fra i due suddetti Ras (capi) Lumah e Sintyar, assieme ad un tratto di terra ferma il quale formi una zona di territorio larga due miglia marine a monte a partire dal pelo del mare pertutto il percorso della costa dalla baja di Buja a Sceik Duran, ed una zona di territorio larga quattro miglia marine a monte, a partire dal pelo del mare per tutto il percorso della costa da Sceik Duran a Ras Sintyar. E con questa vendita rinunzio, per me ed i miei a qualsiasi diritto di proprietà e sovranita, investendo dell'un diritto e dell'altro il compratore sunnominato, con conseguente facoltà d'inalberare sui luoghi venduti la bandiera nazionale italiana, dichiarandomi fermo nel voler rispetare e far rispettare, in ogni tempo e modo, con ogni possibile mezzo, la vendita medesima. Il professore cav. Giuseppe Sapeto, quale procuratore della ditta Rubattino e C., in corrispettivo della vendita di cui è caso nel presente contratto, in nome de la ditta stessa s'impegna a pagarmi la somma di talleri 13.000 (tredicimila), dei quali io Berehan ben Mohammed, sultano come sopra, dichiaro d'aver ricevuto in acconto e principio di pagamento la somma di talleri 4.000 (quattromila), restando inteso che il saldo mi sara pagato come segue: talleri 3.000 (tremila) dopo tre mesi da oggi, ed il compimento in talleri 6.000 (seimila) ad un anno, decorrendo dal giorno di questo secondo versamento. In ultimo, le Parti contraenti intendono che il presente Atto non possa in nessun modo infirmare gli accordi che, prima delle stipulazioni presenti, fossero passati tra i signori Rubattino e C., ed il professore cavalier Sapeto, loro rappresentante, con altri aventi causa od interessati, e dichiarano inoltre che nessuna contestazione ne debba ne possa essere messa in campo per la forma con cui e stato redatto il presente Contratto. In fede di che, noi parti contraenti ci sottoscriviamo di proprio pugno ed in presenza degli infrascritti testimoni, giurando solennemente rispettivamente Corano e sul Vangelo di mantenere i patti qui sopra stipulati. Cosi Dio ci ajuti. Fatto e sottoscritto a Sceik Duran, I'anno, mese e giorno di cui sopra. Firmato Giuseppe Sapetto, procuratore della Società Rubattino. Berhan ben Mohamed, Sutano di Raheita. Testimoni alle firme Giuseppe Bienenfeld Rolph Said Ueidan Massaus Nahbub Visto per la legalizzazione de11e firme a bordo del regio avviso italiano “Esploratore” baja di Assab, li 15 marzo 1880. Il comandante, in assenza di autorità consolari Carlo di Amezaga
Référence «Trattati e convenzioni fra il regno d’Italia ed i governi esteri», vol. 9, pp. 35-37
Pour citer ce document djibouti.frontafrique.org/?doc9, mis en ligne le 19 octobre 2010, dernière modification le 19 octobre 2010, consulté le 21 novembre 2024.
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