Tracer des frontières à Djibouti

Hommes et territoires aux XIXe et XXe siècles - Corpus de textes


9 juillet 1887 - Convention de protectorat entre l'Italie et le chef des Habab (Massawa)
Io sottoscritto Kantibai Hamed, figlio di Kantibai Hassan, capo di tutte le tribù Habab e dipendenze, confermo col presente atto l'amicizia già esistente tra gli Habab e l'autorità italiana in Massaua, ed a nome mio e di tutto il paese Habab dichiaro in modo solanne e formale la mia persona e il nostro paese sotto l'asoluta dipendenza del governo italiano sotto la protezione del quale ci poniamo.
In conseguenza m'impegno ancor più particolarmente ad adempiere con ogni scrupolo alle seguenti condizioni dallo stesso governo.
1. Saro sempre pronto ad eseguire ogni ordine di questa superiore Autorità Italiana tanto per la tutele degli interessi commerciali, quanto per ogni cooperazione o concorso che potesse venirmi richiesto dalla medesima.
2. Come già offrii una prima volta metto nuovamente ora tutto il paese Habab a disposizione del R. Governo per quelle occupazioni od operazioni militari che credesse di farvi tanto in modo provvisorio quanto in modo stabile. I soldati o ufficiali italiani saranno bene accolti avunque e sarà nostra cura di procurar loro guide, scorte, cammelli, buoi contro equa rimunerazione.
3. Qualora poi più specialmente richiestone, m'impegno a fornire a questa superiore autorità italiana tutti i buoi che direttamente o indirettamente poterssero occorerle, coma anche i cammelli che, sia per definitivo acquisto sia per temporaneo affitto con i relativi conducenti potesse desiderare, il tutto a prezzi ragionevolida determinarsi con speciali convenzione.
4. In relazione allo stato presente di guerra con l'Abissinia, dichiaro di aver preso conoscenza del manifesto pubblicato a riguardo da questo Superiore Comando e di ottemperare pienamente alle prescrizioni del medesimo. Mi rendo responsabile delle fedeli esecuzione di ogni sua clausola da parte delle tribù degli Habab, dichiarando fin d'ora comme nemico ogni dissidente che parteggiasse per l'Abissinia. In garanzia degli impegni da me assunti lascio in ostaggio e quale il mio procuratore il mio figlio Mahmud.
5. Qualora lo stato di guerra coll'Abissinia e con qualunque altro nemico dell'Italia richiedeme la cooperazione attiva degli Habab, oltre a fornire degli mezze di trasporto, buoi, cammelli, scorte e guide come sopra è detto, mi dichiaro pronto ad agire colla mia gente come ci verrà indicato dal Governo, e nutro fiducia che il Governo stesso vorrà nella misura e modo da lui creduto più conveniente fornirci armi, munizioni ed anche i suoi soldati per la difesa del territorio Habab.
6. Darò sempre ed obbliherò la mia gente a dare efficace protezione a tutti i forestieri che transiteranno o verrano nel paese Habab raccomandati da questa autorità Italiana; protegerò in modo speciale la carovane dei mercanti e negozianti di Massaua che arrivanno negli Habab; mi rendo responsabile della sicurezza delle loro personne e le mercanzie sul territorio Habab, pronto a rimborzare il valore delle merci in caso di perdita non giustificata occasionata dagli Habab; faciliterò agli interressati la formazione delle carovane adoperandomi perchè siano loro procurati i necessari cammelli e perchè i prezzi di nol dei medesimi siano ragionevoli.
7. Mi obbligo a non prelevare decine od imposte di sorta sulle merci in arrivo e in partenza e mi dicchiaro soddisfatto colla riscossione che il governo concede che io persepisca sopra ogni cammello carico in compenso delle cure e spese da me fatte per assicurarre il buon andamento delle carovane. Questo pedaggio non potrè oltrepassare la somma di un tallero per ogni cammello carico che trasiterà per il territorio Habab, e qualora poi trattisi di dura o cereali, il pedaggio verrà limitato a 1/2 tallero per cammello.
8. Il luogo di percezione del pedaggio dovrà essere possibilmente uno da determinarsi in Talkai secondo ogni maggiore probabilità, però qualora ai negozianti riesca piu comodo la determinazione di un secondo punto mi adoprerò perchè anche in questo vi sia un mio agente il quale accudisca senza ritardo e senza deviazione alla spedizione delle carovane. Il governo favorirà nel modo che crederà più opportuno il commercio nello ancoraggio di Taklai stabilendovi pure un corpo di polizia ed un Residente quando lo creda.
9. Mi dicchiaro grato al governo per l'assegno stabilito in talleri 500 mensili, per la sua benevolenza nel riconoscermi con tutta la mia famiglia quali suoi sudditi e nel non fare difficoltà acchè l'ordine di successione, in caso di mia morte, abbia luogo secondo l'uso di padre in figlio, e m'impegno anche per i miei aredi e successori perchè vengano sempre mantenuti e rispettati tutte les obbligazioni contenute in questa dicchiarazione.

La presente scrittura fatta in doppio originale e letteralmente e volontariamente da me accettata, previa conferma e approvazione del R. governo in Roma, ed è sottoscritta in presenza del mio fratello Hama e dei capi notabili qui presenti che vi appongono pure il proprio sigilo dichiarando essi pure, per la parte che potesse riguardargli, di accettare personalmente le obbligazioni sopra specificata.
Référence ASMAI 179/7-55
Pour citer ce document djibouti.frontafrique.org/?doc38, mis en ligne le 19 octobre 2010, dernière modification le 19 octobre 2010, consulté le 21 novembre 2024.

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